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L'intossicazione emotiva e le sue conseguenze sulla psiche e sul corpo.

Immagine del redattore: Dott.ssa Antinoro AnnaDott.ssa Antinoro Anna

Le emozioni influenzano il nostro modo di vivere e di essere ma cambiano anche la fisiologia.

Essendo un mix di ormoni e di circuiti attivanti, in qualche modo hanno un peso sulla nostra salute fisica e anche del cervello.

Esperienze emotive spiacevoli e tossiche hanno ripercussioni a breve e lungo termine sul benessere psicofisico che, accumulato nel tempo, può rivelarsi persino dannoso.

A proposito di questo voglio condividere con te che cosa dicono le neuroscienze per ciò che riguarda la tossicità emotiva, quali conseguenze può avere e cosa possiamo fare per gestirlo o limitarlo.



COSA SI INTENDE PER TOSSICITA' EMOTIVA.

Chi mi segue da un pò sa che io sono una fan delle emozioni, non a caso ho chiamato il mio profilo IG la psicologa delle emozioni. Come per tutto però, il troppo storpia sempre e quando le emozioni o ciò che stimola le emozioni, esce dalla finestra di tolleranza soggettiva, a quel punto si parla di tossicità emotiva.

Si tratta di qualcosa che il nostro stato emotivo e la nostra psiche non riescono a reggere, che va oltre ciò che è tollerabile per noi e il nostro equilibrio, questo è ciò che definisce un sentire "tossico".

Questo tipo di esperienze possono nascere da relazioni disfunzionali, manipolazioni emotive, situazioni traumatiche e tutte le altre legate ad una cronicizzazione dello stress.


La costante attivazione di questa infiammazione emotiva, ha una rilevanza a livello di sistema nervoso, come l'attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA),  generando quindi effetti sul cervello.


Quando quest'asse è costantemente attivato, il circuito rischia di cronicizzarsi e avere quindi un impatto sul funzionamento sul cervello e sulla gestione delle emozioni spiacevoli, con conseguente Ripetitività del trauma o di dinamiche disfunzionali . In poche parole , più siamo disregolati emotivamente , più è probabile che si alimenti in noi il pilota automatico Che ci porta a ripetere gli schemi maladattivi con cui siamo cresciuti.


LE CONSEGUENZE DELLA TOSSICITA' EMOTIVA

Se il nostro sistema cerebrale è sotto stress, diventa faticoso gestire tutte le informazioni emotive che riceviamo. Il contenitore emotivo ha una capienza limitata e più tu la riempi e più il rischio è di strabordare da quelli che sono i confini della tolleranza.

I segnali emotivi tipici di chi è infiammato da qualcosa o qualcuno sono:

  • Manifestazione di ansia e attacchi di panico: il sistema di allerta sempre attivo alimenta l'idea che il nostro corpo e la nostra psiche siano costantemente in pericolo e questo, non è funzionale ad uno stato di equilibrio.

  • Disturbo dell'umore, depressione: uno stato di costante tossicità svuota a livello energetico. La sensazione di impotenza, tristezza costante, rimuginio o difese di questo tipo alimentano uno squilibrio a livello di neutrasmettitori tipo serotonina, dopamina e noradrenalina. L'esaurimento emotivo e fisiologico riduce e peggiora lo stato d'animo alimentando un circolo vizioso di fatica e stress da cui non si vede via d'uscita, una sorta di burnout emotivo;

  • Insofferenza relazionale: un contesto o un vissuto tossico, consumano energia. La relazione richiede energia a prescindere dallo stato emotivo o dal livello soggettivo e relazionale, perchè ogni incontro e ogni scambio richiedono un investimento energetico. Fatta questa premessa bisogna però tenere in conto che in uno stato di intossicazione emotiva (figlia spesso di relazioni tossiche) aumentano le paure (del giudizio, del conflitto, ecc.) perchè la tolleranza emotiva è più bassa. Per saperci relazionale in modo funzionale abbiamo bisogno che la corteccia prefrontale sia in buona salute e lo stress emotivo lo impedisce.

  • Somatizzazioni fisiche: oltre l'impatto psicologico, un'intossicazione emotiva può avere conseguenze anche sul corpo come disturbi cardiovascolari, a causa del cortisolo in eccesso; uno stato di soppressione immunitaria che porta ad ammalarsi di più; disregolazioni ormonali come quello legato all'adrenalina che influisce anche sull'aumento di peso e della stanchezza cronica. Insomma, il corpo parla.


COME GESTIRE IL BURNOUT EMOTIVO

Per gestirlo devi innanzitutto riconoscere cosa ti intossica.

Pensieri? relazioni? esperienze? tutto quello che porta uno stress intollerabile è tossico.

Non esiste una vita perfetta ma facendo un bilancio ciò che vivi di piacevole deve essere ben equilibrato con quello che ti fa stare meno bene.

Ciò che fa stare bene rappresenta la benzina che ci permette di andare avanti in ciò che ci fa sentire meno bene.

La consapevolezza è comunque il primo passo.

Una volta riconosciuto questo fai delle scelte funzionali a creare equilibrio. Senti che una relazione è sbilanciata? cosa puoi fare di diverso per ricalibrarla?

Senti che stai consumando troppe energie? Cerca dov'è questa dispersione e prenditene cura (vai di feedfoward!).


Una buona focalizzazione e cura di te, aiuterà anche il tuo cervello.

Ricerche sulla neuroplasticità dimostrano che il cambiamento emotivo intenzionale può modificare i circuiti cerebrali come quello del focalizzarsi su soluzioni anziché problemi rafforza le aree prefrontali e riduce l'iperattivazione dell'amigdala, quindi anche l'infiammazione.


Ognuno di noi può fare qualcosa di diverso per rendersi più comodo e a suo agio rispetto alcune situazioni, bisogna però prenderne atto e investire quell'energia per essere più funzionali a noi stessi.


Fare delle scelte funzionali per te non è egoismo bensì amor proprio, prima ti renderai conto di questo e te ne prenderai cura, meno consumerai il tuo cervello con tutte le conseguenze infiammatorie che ne derivano.

Dott.ssa Anna Antinoro


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