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Pensare al peggio per prepararsi al meglio. È utile?


Non c'è limite alle cose che possono succedere nella vita e pensare a tutte le opzioni possibili è un investimento di tempo e di energie non indifferente.

C'è una radice genetica nei pensieri negativi. Prepararsi al peggio infatti è una forma di adattamento evolutivo che ha permesso di evitare i pericoli e reagire velocemente in caso di difficoltà. Ma nella società moderna, è davvero cosi funzionale ? Quali sono i rischi? Vediamoli insieme.


I VANTAGGI DI PENSARE NEGATIVO

  1. Prepararsi per evitare la delusione: se mi immagino di non passare un esame, sarò apparentemente pronto nel momento in cui accadrà. Bhe, sappi che la "preparazione" è solo a livello cognitivo, perché a livello emotivo, è un'altra storia.

  2. Investire meno energie fisiche: se mi aspetto il peggio adotteró un atteggiamento di sfiducia e di conseguenza, mi metterò a fare meno. Il classico "tanto non..."

  3. Un vantaggio sociale: se penso negativo e mi lamento, probabilmente attirerò le attenzioni di chi mi sta vicino e questo mi permetterà di rimanere in relazione con qualcuno e di "confermare" ciò che penso di me (spesso in negativo)


NON È PREVENZIONE, È ANSIA ANTICIPATORIA

Pensare negativo credendo di essere pronti è una forma razionalizzata di prevenzione di qualcosa che spaventa.

Il problema è che con questo pensiero l'ansia, non trova rassicurazione ma la alimenta e la anticipa, attivando così la famosa ansia anticipatoria.

Ti faccio un esempio: ti è mai capitato di avere fame e pensare improvvisamente a qualcosa che ti piace e sentire aumentare la salivazione? Questo è esplicativo del fatto che la mente, nel momento in cui si prefigura qualcosa, attiva i sensi, il corpo e di conseguenza, anche le emozioni.

Allo stesso modo immaginare una serie di scenari, attiverà il campanello nella mente ad un livello più profondo, anche al di fuori della coscienza.

Qui entrerá in gioco attivando l'amigdala, che è l'area che condiziona l'attivazione della paura.

Se pensi che le fantasie anticipatorie quindi aiutino la mente all'essere pronti ad affrontare quel momento, bhe, ti sbagli.

Seppur apparentemente razionale in realtà questo processo è attivato dall'emozione della paura.

Qual è il costo di tutto questo? Un dispendio importante di energia mentale (se vuoi approfondire come funziona l'energia della mente, ti invito ad ascoltare la prima puntate del mio podcast - la mente che mente).


Visualizzare lo scenario che spaventa quindi, attiva il sistema di allerta edi conseguenza spreme la mente mandandola in tilt.


SULLA BASE DI QUALE BISOGNI SI ATTIVA?

  1. Controllo: se sei tendenzialmente spaventat* dell'imprevedibilità, tenderà ad essere un tuo processo automatico di vigilanza.

  2. Rassicurazione: il controllo a livello sociale chiama rassicurazione, se ne parli con qualcuno una parte di te spera profondamente che qualcuno ti dica "ma no dai, andrá tutto bene"

  3. Conferma: e su questo punto, puoi approfondire in questa puntata.


LE CONSEGUENZE

Alla luce di tutto questo, qual è il prezzo in termini mentali di pensare al peggio?

1. Un'invasione mentale di pensieri intrusivi e che alimentano e fomentano il sistema di allerta interno, immaginarsi scenari e opzioni impossibili sovrastimola il sistema di allerta e di conseguenza quello della paura.

2. L'attivazione di un profondo senso di stanchezza e di irritabilità. Nel momento in cui l'energia mentale viene mancare le emozioni infatti, prendono il sopravvento.

3. Produzione di sovrastress e tensione fisica, come ti dicevo prima, il corpo sente prima della mente. Se pensi, il corpo si attiva.


COME LIMITARE TUTTO QUESTO?


  • Accetta l'imprevedibilità. La vita è così, un continuo costruirsi e e decostruirsi. Attenzione, non significa essere felici del fatto che la vita va così ma vuol dire prendere atto che gli scenari che possono accadere sono infiniti e non li puoi prevedere tutti.

  • Focalizzati su di te. A prescindere da quello che potrà succedere, rimani connesso con te stess* e prendi atto di quelli che sono i tuoi bisogni, se hai ben presente questi, sarà più facile gestire imprevedibilità è renderla su misura per te

  • La vita è complessa. Capisco che questo tipo di messaggio possa spaventare, ma credo che una parte di te possa sentirsi rassicurata del fatto che non dipende tutto da te.

Non sei onnipotente, non sei impotente, ma hai un potere di azione. Scoprilo.

Dott.ssa Anna Antinoro


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