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Immagine del redattoreDott.ssa Antinoro Anna

Il nudo emotivo: in cosa consiste e come puoi raggiungerlo.

Nella prima fase dell’innamoramento, i partner hanno la sensazione di sentirsi fusi, in una bolla e hanno la sensazione di essere inseparabili.

Finita la fase dell'idealizzazione, quella delle farfalle nello stomaco di cui ti ho parlato nell'articolo precedente, arriva però la costruzione del legame, dell'amore profondo e dell'intimità relazionale.

Intimità e sessualità infatti non sono la stessa cosa. Si può fare sesso senza per questo essere intimi e coinvolti così come si può essere profondamente intimi senza avere nessun tipo di contatto fisico, come nel legame di amicizia.

Il nudo emotivo è uno dei gradi maggiori di intimità relazionale. Voglio dirti quindi di cosa si tratta e come si può raggiungere in una relazione di coppia.


COSA VUOL DIRE ESSERE EMOTIVAMENTE "NUDI"

Essere nudi emotivamente significa essere consapevoli del proprio modo di essere, sapersi mostrare per come si è, con le proprie fragilità e le proprie risorse.


Per arrivare a questo livello di relazione, è necessario peró lavorare su di sè e in coppia.

E' difficile scoprirsi quando non ci si conosce, anche nella relazione con sé stessi..

Quando in una relazione ci si scopre emotivamente, la prima cosa di cui bisogna avere consapevolezza, sono infatti i propri sentimenti e le proprie emozioni.

Essere all'oscuro di questo e non saper riconoscere la propria emotività, rende difficile questo percorso.

Conoscersi è un iter che dura tutta la vita ma che può essere esplorato facendosi le giuste domande, acquisendo gli strumenti con un lavoro terapeutico su di sè e soprattutto, imparando una buona alfabetizzazione emotiva.

Una volta scoperto il proprio modo di funzionare, si può scegliere la/le persone con cui condividerlo.


Per Eric Berne, fondatore dell'Analisi Transazionale, l'intimità relazionale è uno dei modi con cui le persone strutturano il proprio tempo e si incontrano per riconoscersi e nutrirsi reciprocamente.

"Io ti vedo, ti sento e ti accolgo per ciò che sei".

Questo é un messaggio emotivamente intenso e che accarezza ogni parte del proprio Io e di quello dell'altra persona.


Sulla base di questi scambi di riconoscimenti e nel passare il tempo insieme, si giunge nel tempo all'intimità relazionale.


Nell'intimità relazionale si comunica senza tentativi di manipolazione o secondi fini, in modo spontaneo e non violento tra le parti, in cui ci si pone ed espone per ciò che si è.

Per raggiungere però questo grado di intimità è necessario aver raggiunto un elevato grado di fiducia reciproca e personale per poter creare quindi relazioni profonde, significative e autentiche.

Insomma, non lo si può fare con tutti, non sarebbe protettivo.


COME SI PUO' RAGGIUNGERE L'INTIMITA' IN COPPIA

Essere emotivamente aperti è uno dei passi più profondi nelle relazioni affettive ma non è facile da raggiungere, soprattutto di fronte a certe dinamiche di coppia.

Cosa può fare la coppia per far si che ci si possa avvicinare a questo tipo di intimità?

  1. Attivare una comunicazione empatica e rispettosa: parlare non vuol dire comunicare, così come sentire non vuol dire ascoltare. Avere una buona comunicazione richiede attenzione, tempo e impegno. Comunicare vuol dire dirsi ciò che si prova, rimanendo su di sé e stando in un ascolto privo di giudizio sull'altro e su ciò che ha da dire. In questo processo, attaccare, difendersi e/o giustificarsi non aiutano ad avvicinarsi ma mettono la distanza,

  2. Fare esperienza con-divisa: Fare proposte, esperienze e vivere cose mai fatte, alimenta la vicinanza emotiva. Alcune cose potranno non piacervi, altre potrebbero sorprendervi, non è quello il punto, l'obiettivo è fare qualcosa di nuovo, co-creare, giocare e avvicinarsi nel tirare fuori le parti "bambine" di sé.

  3. Spegnere gli schermi: guardare la tv spegne il pensiero. Attenzione, ci sta poterlo fare, ne abbiamo tutti bisogno. In coppia però, farlo tutte le sere, crea distanza. Allenatevi a passare una serata senza di tv, telefonino magari giocando, chiacchierando o raccontandosi la giornata. Questo alimenta la strutturazione dell'intimità passando il messaggio implicito del "ho voglia di ascoltarti e di parlare con te".

  4. Lasciate il giudizio fuori dalla porta: esprimete la vostra opinione solo quando richiesta, in caso contrario, limitatevi ad approfondire ciò che l'altra persona ha da dire e raccontare. Comprendersi senza giudizio è una base fondamentale di crescita e di scoperta di sé e dell'altro.

  5. Accogliere le rispettive vulnerabilità: tutti noi siamo fallibili e abbiamo dei limiti. Ognuno è la propria storia e siamo tutti OK, non esiste una persona più OK dell'altra. In Analisi Transazionale questo principio prende il nome di OKNESS. Ognuno è rispettabile per ciò che ha da dire e ciò che ha da dare, l'importante è che questo non porti a ledersi reciprocamente.

  6. Fare un lavoro di conoscenza su sé stessi: sapere il modo in cui funzioni, ti permetterà di condividerlo anche con l'altra persona in un'ottica di autenticità e rispetto anche nei confronti di te stesso.


CONCLUSIONI

Essere in contatto non significa "solo" toccarsi fisicamente ma significa essere pienamente presenti nella relazione e all'interno di sè.


Mettersi a nudo può anche portare ad "sentire freddo" perciò è importante avere chiaro che esistono delle coperte che possiamo prendere e metterci addosso o che possiamo darle alla persona che lo fa con noi.

Ma lo sai qual è la caratteristica fondamentale per raggiungere questo livello di intimità? Il RISPETTO. Quello di te, quello dell'altra persona e delle reciproche emozioni.

Senza questo aspetto non sarà possibile scoprirsi e scoprire, perchè proteggere la parte più profonda quando è a rischio colpi non è solo funzionale ma anche sano.

Forzarti in questo diventerebbe una violenza, anche le difese hanno senso di esistere, abbine cura.


Dott.ssa Anna Antinoro

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