Sei una persona a cui piace il contatto fisico?
Lo cerchi? Lo dai? Oppure hai la tendenza a limitarlo e non volerlo?
Sappi che non c'è una risposta giusta, ma questa domanda ti può aiutare a capire la tua relazione con il corpo e che signficato ha per te.
In questo articolo ti parlo del contatto fisico e della sua importanza, affinché tu possa riflettere sul tuo rapporto con il corpo e con il contatto fisico .
LA FUNZIONE DEL CONTATTO
Il contatto fisico è il primo canale con cui genitore e bambino comunicano. Il neonato infatti quando viene accarezzato si impara a percepire e a sentire il vissuto emotivo dell'adulto che è in contatto con lui. Insieme al tono della voce, questi quando siamo neonati sono gli unici canali con cui ricevono sensazioni dal mondo esterno poiché la cognizione non è ancora sviluppata.
Da bambini quindi sentiamo attraverso il contatto dell'altro e con l'altro.
Proprio su questo ti faccio una domanda, Ti è mai capitato di toccare qualcuno, anche solo per salutarlo e percepire la classica sensazione "a pelle"?
Magari hai sentito fastidio o attrazione, rigidità o morbidezza.
Da cosa dipende questo?
In primis dalla tua abitudine al contatto, se sei stato poco abituato o hai ricevuto un contatto che non hai sentito consono alla tua personalità, potresti sentire fatica a toccare l'altro o a farti avvicinare fisicamente, dall'altra parte la sensazione dipende anche da come l'altra persona ha interiorizzato il contatto. Se è una persona affine al contatto probabilmente lo sentirai più tranquillo, in caso contrario più a disagio.
Insomma, attraverso questo canalele persone si scambiano delle informazioni su quello che si chiama il proprio copione corporeo, cioè sui messaggi che il il corpo ha imparato ad interiorizzare di sé e della relazione con il mondo esterno.
NON È MAI TROPPO TARDI PER ALLENARSI AL CONTATTO
E' risaputo che quando siamo piccoli, il contatto e le carezze sono necessari per crescere e sviluppare una buona salute fisica ed emotiva ma l’importanza del contatto fisico sembra essere basilare per l’adattamento degli esseri umani durante tutto il corso della vita, quindi anche da grandi.
Il contatto alimenta il senso della fiducia e della cooperazione verso il proprio gruppo di appartenenza, stimolando l'empatia e la sensazione di essere amabili.
E' stato inoltre dimostrato che anche una mano appoggiata sulla spalla, può migliorare lo sviluppo cognitivo ed emotivo, riducendo il rischio di depressione e rafforzando il sistema immunitario in ogni età.
Il tatto infatti è uno dei sensi dell’individuo e ed è una finestra comunicativa utile ad interfacciarsi con “l’altro”; Merleau definisce Il tocco una modalità percettiva ed esperienziale del mondo, di sé e degli altri.
Nonostante tu possa non essere abituato o non cercare il contatto fisico per carattere, per difesa, per paura, è importante che tu sappia che qualora ne sentissi il bisogno o la volontà, o fosse una cosa che patisci , al contatto fisico ci si può allenare.
Un passo per volta, per tentativi ed errori, cercandolo con persone vicine e di cui non hai paura (magari il partner) e dandoti il tempo per non crearti troppo stress.
L'importante è rispettarci e rispettare l'altro, perché all'interno del corpo, si possono portare anche i traumi di vita.
NON OBBLIGARE E OBBLIGARSI AL CONTATTO FISICO
"Dai un bacio al nonno che andiamo via" - "Vai subito ad abbracciare la zia" o messaggi di questo tipo, anche no.
Ogni corpo ha un proprio vissuto e ogni relazione, ha una propria sensazione.
I bambini sentono a chi desiderano avvicinarsi e a chi no ma messaggi che impongono lo sforzo all'avvicinamento, non stimolano un buon rapporto con il proprio corpo e con quello dell'altro.
E' importante insegnare il rispetto della propria autonomia fisica e far rispettare i propri limiti. Grazie a questo, il bambino impara a stabilire rapporti di fiducia nei quali il contatto fisico evolve con reciproco consenso e affetto, invece di rappresentare un’imposizione e sarà così più probabile che da adulto, sarà in grado di avvicinarsi con rispetto all'altro e di darsi un limite nel momento in cui non sente di voler stare in vicinanza.
QUALI SONO I BENEFICI DEL CONTATTO FISICO
Veniamo adesso a vedere quali sono i benefici del contatto, che seppur possano sembrare banali posso aiutare a stabilire un maggiore equilibrio psichico.
Allenta i conflitti e facilita la comunicazione: Il tatto, secondo Matther Hertenstein, è il canale più efficace (78%) nella trasmissione delle emozioni, Questo tipo di stimolo infatti, quando si ha un buon rapporto con il proprio corpo e con l'avvicinamento all'altro, abbassa il sistema di minaccia interno, rendendo la persona più disponibile all'ascolto.
Ha effetti positivi sul corpo e sulla psiche: grazie ai recettori presenti nel cervello, una carezza può aumentare i livelli di cortisolo in modo importante al punto da rafforzarne il sistema immunitario, poichè i segnali tattili raggiungono il cervello prima degli impulsi del dolore e il loro effetto analgesico può avere un forte impatto di fronte a situazioni di sofferenza fisica (Motivo per cui, appoggiare semplicemente la mano in un punto dolente del corpo, può alleggerire la sensazione del dolore).
Migliora le relazioni: sempre mantenendo l'idea del consenso, il contatto è un segnale di fiducia verso l'altro. Il contatto ovviamente deve essere rispettoso, autentico e consenziente.
Aumenta il rendimento cognitivo: A seguito di numerosi studi, è stato appurato che le persone che ricevono un contatto costante, hanno raggiunto risultati migliori rispetto a persone che non avevano ricevuto lo stesso tipo di stimolo.
Rafforza il sentimento in coppia: nei miei anni di studio e di lavoro con le coppie, ho potuto appurare che le coppie che agiscono elevati livelli di attacco di difesa, tendono a toccarsi e a guardarsi molto poco (anche il contatto visivo è importante). Questo alimenta un calo del valore dell'amicizia, uno dei Pilastri fondamentali della coppia. Oltre a questo, il contatto con il partner sviluppa il senso di amabilità e di visibilità che abbiamo nei confronti dell'altro.
Aumenta l'autostima: la mente, nel momento in cui qualcuno si avvicina e condivide una forma di contatto, si rilassa stimolando pensieri piacevoli del tipo "sono importante" e "sono parte di qualcosa" e questo aumenta la percezione
CONCLUSIONI
Siamo sempre più abituati a sederci sul divano la sera e stare attaccati ai dispositivi elettronici, a guardare la tv e a distogliere lo sguardo dal partner e dai non stessi per trovare uno stato di rilassatezza e di distacco dalla fatica della quotidianità e degli impegni, ma tutto questo, che prezzo ha?
Il contatto, che si può semplicemente trovare anche solo nell'essere appoggiati sulla spalla dell'altro, nel toccare il braccio per ringraziare qualcuno che ci ha passato qualcosa o anche nello sguardo che sorride all'incontro con l'altro. Un solo gesto di questo tipo può davvero fare la differenza sul tuo sentire e sul tuo equilibrio mentale.
Dott.ssa Anna Antinoro
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