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Immagine del redattoreDott.ssa Antinoro Anna

Come capire che una relazione non funziona e chiuderla.

Tempo fa ho fatto un video su Youtube su quanto e come sia possibile liberarsi dagli eventi del passato ma tieni presente che non è così semplice ed immediato. Mettere un punto a delle situazioni non è faticoso solo perchè interrompe un'abitudine (spesso piacevole) ma chiede anche di sentire una forma di dolore legata al fatto che bisogna salutare qualcosa o qualcuno che è stato importante per noi.

Questo timore di soffrire, porta a volte il lasciare in sospeso una situazione non chiara e definita, soprattutto a livello relazionale e questo impedisce di andare avanti e alimenta paradossalmente quella sofferenza che tanto si teme.

Ma quali possono essere i passi necessari per mettere un punto ad una relazione?




IL PASSATO E' PASSATO, NON E' PIU' REPLICABILE.

Quello che può alimentare il rimanere agganciati in delle situazioni è il rimpianto di quello che sarebbe potuto essere o andare diversamente. La classica illusione del "senno del poi".

Finchè non sarai disponibile a lasciare andare ciò che sarebbe potuto essere, consumerai un sacco di energia su qualcosa di ipotetico, indefinito e non chiarito.

Quello a cui il pensiero si aggrappa è anche quello legato al "ma all'inizio non era così... lui/lei era affettuoso, presente, felice, accudente, ecc", insomma, ci si ferma ad un'immagine idealizzata dell'altro che inizialmente era la persona che sarebbe stata giusta per noi... Sarebbe... peccato che poi, non è andata così...

Se una relazione, di qualunque natura essa sia, ti ha creato o crea più momenti di malessere che di benessere, non è una relazione adatta al tuo bisogno.

All'inizio delle relazioni è più semplice essere o vedere le persone giuste, ma cos'è giusto? la vita "vera" lo si vede con il procedere della relazione, con la capacità di stare nell'impegno e con la reciprocità dell'affrontare il quotidiano. In vacanza, nel mangiare fuori, o nel divertirsi insieme (fondamentale per creare una relazione) si struttura la base della coppia ma poi, bisogna portare avanti anche altre caratteristiche e altri impegni che dimostrano la solidità dell'essere due.


Inoltre il pensiero che spaventa a cui a volte ci si aggrappa è "e se non trovo nessun altro? e se va male? e se mi pento?" .... non abbiamo risposta a queste domande, sono solo ipotesi, ma una cosa è certa, tu, ORA, stai male.


Prenditi tempo, non è sempre facile prendere la decisione in modo definito, spesso queste situazioni sono accompagnate da chiusure e riprese che diventano sempre più diradate nel tempo fino a quando a prevalere sarà la stanchezza e la delusione ma... a quale prezzo? Che anche tutto quello che di bello c'è stato probabilmente diventerà un ricordo sbiadito.


SINTOMI DI UNA RELAZIONE DISFUNZIONALE

Ci sono dei campanelli che possono darti delle informazioni sul tuo stato interno e di coppia:

  • Non ti senti libero/a di esprimere i tuoi bisogni per timore che si arrabbi o di perderlo/a;

  • Il compromesso rispetto a qualcosa è per la maggior parte delle volte a discapito tuo, devi cioè sacrificare parti di te e dei tuoi bisogni per andare in contro all'altra persona che fa fatica a venire dalla tua parte.

  • Il tuo/la tua partner mette sempre l'accento su quello che non va di te;

  • Il tuo/la tua partner non crede nei tuoi progetti e non li sostiene con frasi del tipo "ma figurati se tu..." , "lascia perdere, non serve a niente che..." , "se ti metti a fare questa cosa io ti lascio", e frasi simili funzionali alla limitazione personale;

  • Non è costante la vostra frequenza e relazione. Appare, scompare, scrive e poi sparisce e attiva quello che si chiama oggi "ghosting" in cui la persona che attende dall'altra parte si nutre di speranza e illusione che delle cose possano cambiare improvvisamente. Questa è una dinamica manipolatoria in cui si sottovaluta la presenza dell'altro, come se fosse scontata e fomenta il senso di inadeguatezza e l'ansia abbandonica.


COSA FARE PER IMPARARE A CHIUDERE E RISPETTARTI

  1. Impara a chiederti questa esperienza può aiutare a migliorarmi? Poniti queste domande: le cose negative che sto evocando, hanno uno scopo? Possono aiutarmi a migliorare? Se questa relazione che hai avuto/hai in corso non ti aiuta in questo, è importante poterla chiudere per darti la possibilità di investire le energie su altro. Se fai fatica a farlo, visto che cognitivamente riconosci che non ti fa stare bene, potrebbe esserci un blocco da un punto di vista emotivo, spesso legata alla paura di qualcosa: non trovare nessuno, di abbandono, di solitudine, di vuoto... questi aspetti di sofferenza, proiettati sull'esterno, ti alimenteranno la dipendenza dall'altra persona e di conseguenza, fomenteranno la frustrazione che provi, anche verso di te.

  2. Crea una progettualità personale che ti stimoli piacevolezza: Una volta riconosciuto che questa storia ti consuma energia, dedicati a te e ai tuoi progetti. Alimentare una progettualità alimenta emozioni piacevoli e propositive, facendo si che tu possa prendere in mano la tua vita e muoverti in una nuova direzione, rompendo lo schema maladattivo della relazione che ti ha accompagnato fino a quel momento. Le relazioni tossiche si fondano spesso su un senso di inadeguatezza profondo che senti verso di te. Gestirlo, riconoscerlo e ristrutturare qualcosa di nuovo, aiuta a prendere una posizione nella tua vita e a diventare indipendente dal feedback o dalla presenza dell'altro.

  3. Godi delle piccole cose: Cosa significa? ringrazia ogni giorno la vita per delle cose che ti da. Ti sei svegliato? sei vivo, oggi hai l'occasione di viverti la vita che hai. Cammini? puoi andare lontano e dove più desideri. Respiri? prendi fiato e ringrazia i tuoi polmoni che ti permettono di ossigenare (nel periodo del Covid avevamo paura tutti di non respirare più). Non dimenticarti che tutto ciò che hai oggi, non è scontato, non è un merito, è la vita che ti dà questa occasione di vita, investila per andare nella direzione che vuoi, con chi ti fa bene.


Il mio invito con questo articolo di oggi e di non rimanere attaccato in situazioni che ti tolgono energia e vitalità e alimentano speranze illusorie.

La vita è fatta di concretezza, di chiarezza, di definizione e di rispetto, se attiverai questi ingredienti verso di te, da lì nascerà la tua sicurezza e ti permetterai di vivere il tuo presente e la relazione che è più funzionale a te.


Dott.ssa Anna Antinoro

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