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Immagine del redattoreDott.ssa Antinoro Anna

"Voglio cambiare": 3 domande che possono aiutarti a definirti.

Se mi segui da un pò di tempo saprai che io parlo spesso del cambiamento.

Credo fortemente nell'idea che cambiare sia possibile, a qualunque età e in ogni circostanza ma, ad una condizione fondamentale: bisogna volerlo profondamente.

Spesso ciò che rallenta il processo è l'idea che per cambiare sia necessario rivoluzionare tutto e che se lo vuoi fare bene, devi farlo subito.

Bhe, ti svelo un segreto: NON E' VERO.


La dinamica del tutto-subito rischia di diventare controproducente e sabotante perchè, non si può fare la maratona se non si ci allena per fare i 100 mt.


Una volta consapevole e sicuro del fatto che nella tua vita hai bisogno di un cambiamento, ora è importante che tu possa farti le giuste domande.

Cambiare infatti vuol dire tutto e niente, per questo motivo, va definito nel modo più dettagliato possibile.


Con questo obiettivo, ora voglio proporti un'esercizio. Sei pronto/a? Inizia con il prendere carta e penna e poi, continua.


DEFINIRE IL CAMBIAMENTO

Di seguito troverai l'elenco delle domande, senza spiegazione e senza nulla.

Ti chiedo di provare a rispondere di "pancia" prima di vedere la spiegazione che metterò successivamente. Il dopo infatti può condizionarti e influire sulle tue risposte e sarebbe un peccato perdere il modo in cui ragioni, rifletti, ti definisci e ti ascolti.

Ti chiedo perciò di prenderti 10 minuti o un tempo che reputi possibile e sufficiente per stare e rispondere.

Dopo aver risposto, prosegui con la lettura.

Se ora non hai tempo, tornaci più tardi, non avere fretta, inizia da ora a rallentare.

Se leggi tutto e subito probabilmente rientri tra le persone che hanno poco tempo o "fame" di sapere. Su questo voglio dirti perciò una cosa. Se non ti dai la possibilità di prenderti il tempo sufficiente per "stare", sarà più difficile definire la direzione in cui andare e, un viaggio senza direzione, non consente la preparazione del bagaglio adatto e rischia di essere un viaggio a "vuoto".

Se hai voglia e modo perciò, prenditi questo tempo, lo devi a te stesso/a.


Ecco le domande:

  1. "Chi sono?"

  2. "Quali sono i miei limiti e le mie risorse?"

  3. "Chi voglio essere?"

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Hai risposto o stai scendendo per curiosità? In quest'ultimo caso fermati e torna su, non avere fretta. Altrimenti, prosegui pure.

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Ok, mi auguro che ti sia dato/a il tempo sufficiente per rispondere a queste domande e, sono anche curiosa di sapere come è andata, se ti va puoi scrivermi un feedback personale via mail, ti risponderò con piacere.

Ora ti spiego perchè ho scelto queste domande.

  1. "Chi sono?" può sembrare una delle domande più banali del mondo ma, non lo è. La cosa più tipica che viene da fare leggendo questa domanda è fare l'elenco delle cose che fai e dei ruoli che hai. Es. Sono un lavoratore di... sono una mamma... faccio l'insegnante... ho 3 figli... ecc. Quante caratteristiche interne hai messo? Le hai messe subito o dopo le cose pratiche? Questo solitamente è un bias legato al definirsi attraverso cose pratiche ma che non riguardano gli aspetti interni. Si è più abituati a raccontarsi nel fare che nell'essere ma è proprio in quest'ultimo che è nascosta la vera essenza di noi (spesso difficile da conoscere). Se mancano queste caratteristiche, prova ad aggiungerle.

  2. "Quali sono i miei limiti e le mie risorse?": Tendenzialmente, è più facile definire quelli che sono i limiti che le risorse. Un pò come quando qualcuno viene in terapia e parte dal problema che lo attanaglia e dai "limiti" che lo portano a stare male. Difficilmente quando qualcuno arriva in terapia mi dice "sa Dott.ssa le mie risorse/punti di forza sono ....". Questo è legato al fatto che si tende ad evidenziare i punti negativi perchè sono quelli che emergono come problema. Le risorse invece sono un punto fondamentale quando si decide di voler cambiare delle cose nella propria vita perchè, permettono di creare quella "base sicura" da cui partire e da cui strutturare il cambiamento. Senza punti di forza sarà molto più faticoso stabilire la direzione del cambiamento. E non dire "ma io non ne ho" perchè è impossibile. Già il fatto che sei sopravvissuto/a fino ad oggi è segno che delle risorse le hai. Se sei riuscito/a a trovare entrambi senza difficoltà è un'ottimo inizio! Hai delineato i confini della tua persona e personalità.

  3. "Chi voglio essere?" : Questa domanda, come la prima, può sembrare banale ma non lo è. Nelle risposte a questa domanda spesso sono presenti delle vere e proprie trappole del fallimento. Cosa vuol dire? che spesso le risposte sono TOTALMENTE l'opposto del punto 1. ESEMPIO: Sono una persona introversa e timida e voglio diventare estroversa e aperta alla socialità. Fattibile? Più o meno. Perchè se sei sempre stata/o timida/o e introversa/o non puoi diventare l'opposto senza partire da gradualità più basse del tipo "voglio imparare a esprimermi di più con persone di cui mi fido". Questo può essere un micro-obiettivo più fattibile che può aiutarti a costruire la base per diventare poi estroversa e socievole. Per arrivare in alto devi fare delle scale, non puoi volare. Un'altra cosa importante in questa domanda è: definisci nella pratica cosa vuol dire per te quel cambiamento. Non fermarti a scrivere "estroverso/a , meno arrabbiato/a, più allegra/o" perchè non vuol dire assolutamente niente. Definisci, vai sul concreto, specifica e soprattutto, fai si che le tue risorse in questo ti aiutino (per questo è necessario definirle).

Insomma, mi rendo conto che l'argomento non è semplice ma spero di averti dato qualche stimolo di riflessione in più per capirti e conoscerti.

Se qualcosa non ti è chiaro e vuoi farmi una domanda puoi commentare il post o scrivermi una mail. Voglio proprio su questo tema lasciarti anche il video che ho fatto qualche tempo fa sul "pilota automatico" delle abitudini e come imparare a gestirlo.


Se hai piacere di approfondire altri argomenti ti invito inoltre a iscriverti sul mio canale Youtube. Mi trovi anche su Instagram dove condivido ogni giorno delle pillole di psicologia (#psypills).


Grazie per esserti messo/a in gioco!


Dott.ssa Anna Antinoro





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