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Uso dei social network e umore: quale correlazione?

Attenzione : questo articolo non è contro l'uso dei social.


Ti è mai capitato di usare il telefono per guardare qualche aggiornamento social, per poi passare da un tik tok all'altro, Facebook, poi arriva una notifica WhatsApp, poi fai un salto su telegram, poi passi di nuovo a rispondere su WhatsApp, e ritorni ad aggiornare la home di tik tok, rendendoti conto di aver investito un'ora sul telefono senza aver fatto nient'altro di quello che ti eri prefissat*?

Sensazione? Stanchezza, frustrazione e mal umore.

A me è successo e la sensazione, non mi è piaciuta per niente.


PERCHÉ NON POSSIAMO FARE A MENO DI SCROLLARE?

Oramai il verbo "scrollare" è diventato parte del gergo italiano. La sua funzione è quella di renderci costantemente aggiornati su cosa accade nel mondo e tra gli amici attraverso l'uso dei social. Hai mai fatto caso a quante volte lo fai o quante volte tocchi il telefono? se ti va, scarica l'applicazione Touch Counter. Credo che rimarrai sorpreso.

Tempo fa avevo visto su Netflix il documentario 'The social Dilemma' su cui si raccontava come funzionavano i social (ti suggerisco di vederlo).

Alla fine, ho provato una sensazione strana, forse paura e sgomento e il primo pensiero che ho avuto è 'Adesso butto il telefono, non lo voglio più usare'. Ovviamente è stato un pensiero di getto frutto delle sensazioni di cui sopra, tuttavia, la mia percezione nell'uso dei social è cambiata così, come il mio bisogno di relazionarmi con essi.

Iniziamo con il dire che i social hanno l'obiettivo di tenere gli utenti più tempo possibile online. La dipendenza del social è quindi in qualche modo sperata.

La dipendenza si crea nel momento in cui a seguito di qualcosa, viene rilasciata dopamina, il neurottasmettitore che trasmette sensazioni di piacevolezza e di appagamento.

Cosa la produce? I "mi piace", le notifiche, i commenti, attivano sensazioni di convalida e di essere parte di una rete sociale(il bisogno di convalida è infatti parte dei bisogni fondamentali del genere umano).

Quando queste azioni non avvengo, si va in carenza di dopamina che, attiva sensazioni di ansia e solitudine. Da lì, per lenire le sensazioni spiacevoli, ecco che riemerge il bisogno di andare a "caccia" di stimoli e feedback che compensino.


I social hanno quindi la capacità di stimolare il contagio emotivo, in cui le emozioni possono essere trasmesse tra individui anche attraverso i social network (le faccine nascono anche per questo).


GLI STUDI

Uno degli studi è stato svolto presso l'università della Pennsylvania e ha preso in campione 143 studenti. Suddivisi in due gruppi, in uno era possibile l'uso dei social in modo illimitato mentre al secondo è stato dato un limite di uso a 10 minuti al giorno per ogni piattaforma social: Facebook, Instagram e Snapchat.

All'inizio fu misurato lo stato emotivo degli studenti per poi rimisurarlo dopo tre settimane. Ne è emerso che nel secondo gruppo, quello dell'uso limitato ai 10 minuti a piattaforma, i partecipanti avevano migliori risultati sull'aspetto della solitudine e della depressione.

In entrambi i gruppi si sono mostrati cali significatici del fenomeno Fomo" (Fear of Missing Out), la paura perciò di sentirsi esclusi. Questo calo si pensa possa derivare da una consapevolezza appresa degli studenti che, sapendo di venire esaminati, possono essere stati condizionati in questo, quindi sulla base di questo, questo valore non è pienamente attendibile.

Ad ogni modo ciò che è rilevante è come l'uso limitato dei social abbia avuto ottimi riscontri nella sensazione di malessere. Oltre a questo, su internet puoi trovare altri studi che parlano di questo.


SINTOMI DA STRESS DIGITALE

Lo stress digitale si può manifestare in diverse forme e sfumature. Vediamo alcuni sintomi che possono indicarne un principio.

  1. Pensiero ridondante e ossessivo nel bisogno di essere aggiornati nei social network. Difficoltà quindi nel rimanere concentrati per più tempo su un'attività. Spesso questo lo notiamo negli adolescenti (ma non solo) che prendono il mano il telefono frequentemente mentre studiano (o magari noi mentre siamo a lavoro, ci hai mai fatto caso?)

  2. Bisogno di condividere con frequenze cose o situazione. Questo bisogno nasce dall'importanza nel sentirsi visti e parte di una comunità che mette "like" e che commenta, rendendo così il cervello socialmente attivo e attivato.

  3. Tendenza al paragone e sconforto. Nel momento in cui si visualizzano vite apparentemente "perfette" questo crea frustrazione e malessere. La sensazione ad essa associata e il pensiero corrispondente sono del tipo "vorrei che la mia vita fosse così"; "io non ho quello e non lo avrò mai"; "io non ci sono riuscito".

  4. Insonnia, nervosismo, fatica all'ascolto e tendenza ad avere il cellulare costantemente vicino sono anche modalità che alimentano malessere e stress digitale, come se fosse difficile gestire momenti di solitudine e di "vuoto" fisico e si andasse alla ricerca costante di qualcosa.

COSA SI PUO' FARE

  • Prendine consapevolezza: Puoi usare applicazioni (visto che parliamo di uso del digitale) che ti aiutino a monitorare il tempo e la qualità del tuo essere collegat* al dispositivo. Io personalmente uso Digi-detox ma ne puoi trovare tante altre.

  • Limita il tempo: nel momento in cui riconosci di passare molte ore della tua giornata sui social e la cosa non ti piace, puoi darti un limite di utilizzo che sia funzionale a portare avanti gli obiettivi e i lavori della giornata. Anche in questo caso, esistono delle applicazioni (Digi-detox lo fa).

  • Allenati alla concentrazione: siccome non è semplice passare da un uso costante dei social a smettere di guardare le notifiche, quello che puoi fare è tenere lontano il dispositivo dal luogo in cui stai facendo qualcosa. Se è lontano dovrai compiere un'azione per andare a prenderlo e usarlo, quindi il fatto di metterlo via se hai l'obiettivo di concentrarti, ti permetterà di bloccarti prima del tempo. Qualora invece dovessi tenerlo lì vicino a te per necessità, puoi usare applicazioni che ti aiutino a concentrarti bloccando l'uso del telefono in modo mirato. In questo caso trovo molto funzionale Forest (che ha anche una filosofia importante alla base)

  • Relazionati quando puoi a voce: oramai l'uso di Whatsapp (anche nella funziona audio) sta facendo sempre di più scomparire l'uso delle telefonate o delle uscite. Chiama di più. Sentire la voce, magari nel frattempo passeggiare o programmare un incontro vis a vis, aiuterà a stare meno attaccato al telefono per poter stimolare così altri tipi di modi di relazionarsi e che magari attivino canali che, nei social, non possono essere attivati (il tono della voce, il non verbale, lo sguardo, la velocità dell'eloquio, ecc..)


CONCLUSIONI

Ripeto perchè mi sembra importante. Questa non è una condanna all'uso dei social. Li uso anche io. E' una riflessione che spero possa esserti utile a consapevolizzare l'uso del tuo telefono e la funzione per te dei social network. Hai mai pensato qual è il bisogno che ti porta ad essere sui social? A volte l'uso dei social compulsivo è un modo per non pensare, per non sentire e per non stare.

E se invece domani non avessi più la connessione internet, cosa faresti del tuo tempo? come lo passaresti?

Chissà... Magari potrebbe diventare un proposito del prossimo anno.


Dott.ssa Anna Antinoro

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