"Noi non discutiamo mai davanti ai figli"
"Ho paura ma ai miei figli non lo dico perché non li voglio spaventare"
Se sei genitore, ti sarà capitato di pensare almeno una volta una cosa di questo tipo.
Ma sai cosa dicono le ricerche? che esprimere le emozioni "spiacevoli" in modo sano davanti ai bambini, è più funzionale che evitarle.
Secondo il Washington State University parlare di emozioni non è solo utile, ma è SANO.
Sono stati campionati genitori e rispettivi figli, a cui è stato chiesto in un caso di non esplicitare le emozioni negative e in un altro gruppo, di rendersi liberi e spontanei di poter manifestare il proprio sentire.
Tutto questo avveniva durante un'attività di costruzione dei Lego in cui i genitori dovevano cooperare con i figli.
Le categorie che sono state analizzate sono la reattività, il calore, la qualità delle interazioni e il modo in cui il genitore assumeva il ruolo di guida.
Lo studio afferma che i genitori che dovevano sopprimere il proprio stato emotivo erano meno efficaci e propositivi durante il compito e di conseguenza, i figli erano meno reattivi nei loro confronti.
Le emozioni soppresse quindi, venivano in qualche modo trasmesse (Karnilowicz, 2018).
DOVE VANNO LE EMOZIONI INESPRESSE?
Lo studio di cui ti ho appena parlato mi fa riflettere su quanto spesso ci siano dei pregiudizi sulla condivisione emotiva ai figli, e quanto si creda che dire ciò che si sente possa arrecare danno all'altro.
Le emozioni in realtà sono una vera e propria guida, per sè stessi e per gli altri. Educare ed educarsi alle emozioni, porta beneficio.
Le emozioni che non ti dai il permesso di esprimere, le sentirà il tuo bambino.
ATTENZIONE: Se ti si è attivato il pensiero "ecco vedi? sono sempre il/la solito/a, l'altra volta ho sbagliato quando... ecc" (o pensieri simili) probabilmente il tema del "senso di colpa" è un aspetto a cui devi fare attenzione, perché rischia di limitarti nella spontaneità di essere.
L'obiettivo del dirti questo è informarti, non giudicarti, affinché tu possa prendere consapevolezza di alcuni meccanismi e cambiare la modalità con cui ti approcci e ti relazioni a te, al tuo vissuto e a tuo figlio.
Sopprimere le emozioni stimola lo stato di allerta nei bambini che, sul piano visivo non notano nulla di particolare MA, sul piano emotivo, sentono che qualcosa non va.
Questa disparità di visione e sensazione porta con-fusione, dubbio e timore su alcuni aspetti.
I bambini, avendo la modalità sopravvivenza attiva, sono molto abili nel cogliere “informazioni emotive” dai genitori.
Piuttosto che sopprimere ciò che senti, dai a te stesso/a il permesso di esprimere in modo sano cosa provi, mostrando ai più piccoli anche come lo risolvi e lo gestisci.
Provare emozioni è NORMALE, il nostro cervello funziona sulla base emotiva e non riconoscerlo vorrebbe dire, vivere a metà.
E proprio sulla base di questo, la settimana prossima ci sarà una novità...
Stay Tuned!!
Dott.ssa Anna Antinoro
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