Ora che siamo in zona rossa, è necessario ritrovare e ristabilire una routine personale e familiare.
Questo ennesimo cambiamento influisce in vari modi sui livelli di stress e può avere delle conseguenze anche sul piano alimentare e in parte di questo, te ne ho già parlato in questo articolo, così come della noia.
Ma è possibile in una situazione come quella che stiamo affrontando riuscire a trovare un equilibrio? Certo che si! oggi voglio proprio darti qualche suggerimento.
Parola d'ordine: ORGANIZZAZIONE
Organizzare la propria giornata vuol dire avere chiaro cosa si vuole fare, quali obiettivi si vogliono raggiungere e in che modo possono essere strutturati all'interno della giornata.
Il cibo è uno degli elementi che in qualche modo diventa più difficile da organizzare perchè, in tutto questo caos e limite, mangiare è l'unica "certezza" che si ha nella giornata per cui è come se diventasse una delle fonti principali di attenzione.
Vediamo quindi cosa si può fare per gestire al meglio tutto questo:
Fai una spesa consapevole: quando vai al supermercato pianifica ciò che vuoi comprare. Se sei a casa e ci devi restare più tempo, crea piatti nuovi (non per forza complicati!!), coccola te e la tua famiglia con cose che prima di questo momento non avevi tempo/voglia di fare. Ricorda che il piatto non è solo questione di gusto ma anche di vista. Se invece continui a lavorare programma (magari anche con l'aiuto del partner o i tuoi figli se sono grandi) i pasti in modo da non trovarti a cucinare velocemente e di fretta quando torni a casa preparando la prima cosa che capita.
Non rinunciare ai tuoi pasti di metà mattina e pomeriggio: Si lo so, sembra una cosa strana da suggerire ma, il momento della merenda è un momento coccola molto importante. E' quello stop che ti prendi a metà della giornata e che ti consente di riprendere fiato. Se ci rinunci perchè "tanto non mi muovo" "non sono a lavoro" "non ha senso" bhe, stai rinunciando a qualcosa che appaga lo spirito, oltre che la pancia. Fai la merenda e se puoi condividila con i tuoi figli o con qualcuno a te caro (magari in videochiamata) e prenditi un tempo sano per te, di gusto e di qualità. La merenda è sacra :) Fanne buon uso (e se non l'hai mai fatta, comincia!). NOTA BENE: In alcuni studi recenti è risultato che nel periodo del lockdown è aumentato infatti l'uso di cibi preconfezionati come merendine e snack. Fai attenzione a questo (senza andare nella fobia ovviamente). Gli zuccheri si cercano tendenzialmente nei momenti di insoddisfazione e frustrazione perchè dopo averne mangiati si ritrova un senso apparente di appagamento. Questo perchè regola l'ormone della serotonina, cioè l’ormone del benessere. La trappola è che il corpo, finita la sensazione, te ne chiederà ancora.
Non fare del cibo il tuo principale pensiero. Dopo che hai mangiato e hai dedicato il tempo a strutturare i pasti e a gestire la spesa, fai altro! più ti dedichi al cibo e pensi a come, cosa e quando, più diventerà un pensiero "fisso" e un'ossessione.
Il miglior modo per non farsi travolgere dal cibo e dal suo pensiero è, smettere di controllarlo e di pensarci. Il cibo è nutrimento per il corpo e la mente ma, la vita è fatta di tante cose.
Ricapitolando quindi, gestisci la tua routine giornaliera e ogni giorno:
a. Soddisfa il tuo bisogno di relazione (chiama, scrivi, whatsappa ad una persona a te cara)
b. Soddisfa il tuo bisogno fisico facendo attività (prendi un tappetino, una corda, una bottiglia d'acqua da sollevare, quando parli al telefono cammina, puoi farlo in tanti modi, bastano anche solo 20 minuti)
c. Soddisfa il tuo bisogno di spazio come puoi. Creati uno spazio a casa che possa essere tuo e in cui puoi fare le tue cose e se non ne hai la possibilità, crealo nella tua routine giornaliera prendendo un tempo SOLO PER TE.
d. Soddisfa il tuo bisogno di leggerezza e alla fine di ogni giorno, segnati o pensa a qualcosa che è andato bene nella giornata e che ti è piaciuta, ti tornerà utile quando attraverserai un momento più faticoso.
Affronterai anche questa fase l'importante, è non dimenticarti di te. :)
Dott.ssa Anna Antinoro
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