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Gestire i consigli non richiesti

Immagine del redattore: Dott.ssa Antinoro AnnaDott.ssa Antinoro Anna

Quante volte ti è capitato di parlare con una persona a te cara di qualcosa che senti e di aver ricevuto dei consigli che non hai chiesto?

Hai presente quella sensazione di fastidio nel sentirti invaso/a e che ti ha portato a pensare che la prossima volta non direi più niente a nessuno?

Probabilmente sei entrato/a nella dinamica dei consigli non richiesti, che ci possono far sentire stressati, svalutati e angosciati.

Spesso vengono interpretati e comunicati come critiche e generalizzazioni che non ci rappresentano nella situazione che viviamo per cui, come ci si può approcciare a questo tipo di dinamica per trasformarla in un'esperienza di crescita?

Te ne parlo in questo articolo.


PERCHE' SI DANNO CONSIGLI NON RICHIESTI?

Le ragioni per cui le persone danno consigli non richiesti possono essere di vario tipo. Magari i tuoi genitori possono darti pareri perché preoccupati per te e che vogliono il meglio e il problema è che non te lo sanno esplicitare. Perchè ti dico questo? perchè è importante che tu prenda consapevolezza che il consiglio che stai ricevendo è figlio di un buon proposito, seppur espresso male.


Il linguaggio delle emozioni si impara a casa e quindi ognuno comunica come può con la lingua che sa. Ognuno di noi fa quel che può, come può, con gli strumenti che ha. Tutti abbiamo i nostri limiti e a volte questo può condizionare la visione delle persone e delle situazioni che ci circondano.

I consigli a qualcuno che sta in una situazione di "svantaggio" rispetto alla nostra permettono di soddisfare il bisogno di utilità e di impatto che si può avere sull'altro e questo soddisfa anche l'aspetto del riconoscimento.

Semplificando vuol dire: "Se io ti sarò utile, tu mi ringrazierai di questo e io mi sentirò visto"

In altre situazioni ci può essere anche un bisogno di controllo, se io ho paura di alcune tue reazioni o azioni, dirti cosa dovresti/potresti fare, limita per me il rischio che tu sia imprevedibile.


Insomma, ognuno consiglia sulla base del proprio bisogno, l'importante è che tu possa riconoscere che dietro al suggerimento dato, c'è un bisogno che parla dell'altra persona e non di te, che ti racconta della SUA storia e non della TUA e che se per qualcuno delle cose hanno funzionato, non vuol dire che questo funzionerà anche per te.

La vita non è una gara o un manuale, ma un viaggio da sperimentare e da rendere personalizzato.


COSA FARE?

STABILISCI DEI CONFINI

Che rapporto hai con i confini? ti sembra brutto? hai timore che l'altro si offenda? ti dispiace e non vuoi sembrare scortese?

Lo capisco, tuttavia, questo non ti aiuta a interrompere questa dinamica.

Mettere uno stop è terapeutico per te ma anche per l'altra persona che a volte, ignara della spiacevolezza che si crea, continua a fare delle cose senza che se ne renda conto.

Ricorda che la libertò dell'altro finisce dove inizia la tua.

Che fare? Esplicita che apprezzi il suo interesse ma non è dei consigli che hai bisogno ma di... ascolto? spazio? condivisione? Aggiungi il tuo pezzo.


I confini definiscono la stima verso di te e ciò che è accettabile per te. Se sei circondato di persone che esprimono il proprio parere senza che tu lo chieda è perché non hai chiarito i tuoi confini con loro. I confini lassi ti rendono sensibile alla manipolazione emotiva dell'altro.

Non è mai troppo tardi per stabilire dei limiti, ma devi andare per gradi per abituare te e per educare l'altro. Quando sei emotivamente tollerato, affronta la situazione dalla tua prospettiva e fallo con chiarezza ed educazione.


NON E' "COLPA" TUA

Come ti ho anticipato poco fa (e alla tua parte controllante questa cosa non piacerà), quello che l'altro fa con te non è sempre responsabilità tua.

Prendi atto che tutti hanno un'opinione, un funzionamento, un (o più) bisogni e un limite. Chi dà consigli spesso ha appreso un ruolo di controllo nella propria vita che in qualche modo lo ha salvato.

Avere un opinione diversa non significa che tu abbia torto e l'altro ragione (e viceversa).

Non cercare spiegazioni sempre sul perchè delle cose, a volte sono semplicemente abitudini.


Consapevolizzare questo è già sufficiente per far "pace" con la differenza che si può avere tra persone.

Il consiglio che ti viene dato non parla di te e delle tue scelte, ma racconta di chi lo condivide con te. Riconoscerlo ti aiuterà a sentirti meno inadeguato e più consapevole.

Ognuno fa ciò che può con ciò che ha imparato ed è servito.

DISINNESCA

Continuare a dibattere con qualcuno che non è disponibile ad ascoltare è una guerra persa.

Il miglior modo di disinnescare il tutto è o spostare l'argomento o esplicitare che non si ha più voglia di proseguire sul discorso perchè la si pensa diversamente oppure affermare la diversità di opinione condividendo in modo esplicito che non si ha nessuna intenzione di cambiarla, ognuno con le sue ragioni.

Evita più possibile il "non importa" o il "fa niente", e di questo ne ho parlato in un mio reel che puoi vedere qui.


Puoi dire qualcosa come "prendo atto di ciò che mi dici" in modo che l'altro cali il livello di allerta. Se ti trovi di fronte ad una personalità aggressiva o passivo-aggressiva è il modo meno faticoso di disinnescare. (Su questo tema ho fatto una puntata del mio podcast - Comunicabilità, lo puoi ascoltare QUI).


NON E' RABBIA MA PAURA

Chi ti dà consigli, lo fa perchè probabilmente è preoccupato per te, quindi prova paura ma, non sa dirtelo o per lo meno, non è stato alfabetizzato su quel tipo di emozione.

Spesso le emozioni vengono confuse ed è questo il motivo alla base di molti fraintendimenti relazionali.

Quando qualcuno ti dà consigli non richiesti manifesta frustrazione e fastidio perchè quello che aumenta è lo stato di allerta di fronte al "non ascolto" di qualcuno a cui si tiene.

La classica frase "lo dico per te" è la prova di questo meccanismo.

Il fatto di non prendere in considerazione il consiglio aumenta di più il suo stato di paura, motivo per cui disinnescare prendendo atto come ti dicevo prima può essere utile per diminuire lo stato d'allerta dell'altro e di conseguenza, aumentare le possibilità di ascolto reciproco.


CONCLUSIONI

Se vuoi ridurre lo stress di fronte ai consigli non richiesti ti suggerisco di:

  1. Scegliere con cura le persone a cui raccontare cose di te. La qualità vince sulla quantità.

  2. Di fronte all'insistenza, chiarifica il tuo vero bisogno. "Ti ringrazio del tuo suggerimento ma in questo momento ho bisogno del tuo ascolto e non di soluzioni, non sono disponibile / pronto a fare cose diverse da quelle che sto facendo attualmente"

  3. Punta all'emozione autentica per ridurre lo stress anche da parte dell'altro con una frase del tipo "grazie dei feedback che mi dai, so che se me li dici è perchè sei preoccupato per me", la persona di fronte si sentirà vista e colpita nella sua emozione autentica e probabilmente mollerà l'insistenza.

La chiarezza, l'esplicitazione e il rispetto dei reciproci punti di vista, sono l'arma vincente di fronte ad un incontro di posizioni che se non con-diviso e accolto, rischia di trasformarsi in uno scontro.

Dott.ssa Anna Antinoro

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