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Z come...
Zero

Zero grassi, zero calorie, zero zucchero, zero fatica, zero... zero... zero...

Sarà anche tutto zero ma il rischio è che anche la propria personalità vada a zero. Gestire l'alimentazione non vuol dire privarsene, ad ogni modo, trovare una buona gestione emotiva non vuol dire privarsi di tutto.

ZERO COME PRIVAZIONE

Il concetto di "zero" può portare a una vita di privazione se viene applicato in modo rigido e inflessibile. Ad esempio, seguire una dieta che elimina completamente alcuni tipi di cibo o che limita drasticamente l'assunzione di calorie può portare a una vita di privazione, poiché ci impedisce di godere di alcuni alimenti che ci piacciono o che sono importanti per la nostra salute. Questo atteggiamento rigido verso il cibo e il peso può anche portare a una ossessiva osservanza delle calorie o delle porzioni, che può essere stressante e distruttivo per la salute mentale.

Inoltre, il concetto di "zero" può anche estendersi ad altre aree della vita, come lo sport o il lavoro, e può portare a una vita di privazione e stress se ci si aspetta di essere perfetti o di raggiungere livelli di eccellenza impossibili da mantenere. Questo atteggiamento rigido e inflessibile può portare a una vita di privazione e a una perdita di gioia e soddisfazione nei nostri sforzi e nei nostri successi.

ZERO SENSI DI COLPA

Per ridurre i sensi di colpa associati al cibo, puoi seguire alcune strategie:

  1. Adotta una prospettiva più positiva: invece di concentrarti sui cibi "proibiti" o sulle restrizioni, concentrati sui cibi sani e nutrienti che stai mangiando.

  2. Impara ad essere gentile con te: anziché punirti per gli "sgarri", metti il focus sulle scelte sane che fai per la maggior parte del tempo.

  3. Sviluppa una relazione più equilibrata con il cibo: evita di vedere il cibo come fonte di piacere o di stress e concentrati sul godere del mangiare cibi sani e nutrienti.

  4. Impara a gestire lo stress in modo salutare: anziché ricorrere al cibo come meccanismo di coping, impara altre tecniche per gestire lo stress come la meditazione, lo yoga o l'esercizio fisico.

  5. Sviluppa una rete di supporto: circondati di persone positive e di sostegno può aiutare a mantenere una prospettiva più positiva e a ridurre i sensi di colpa associati al cibo. Se il senso di colpa abbonda, chiedi aiuto ad un professionista.

IMPARA A GODERE DEL MANGIARE SANO

Per godere del mangiare in modo sano, è importante abbandonare il concetto rigido e inflessibile di "zero" e sviluppare una relazione più equilibrata e positiva con il cibo. Ecco alcuni consigli che possono aiutarti:

  1. Sperimenta con nuovi alimenti: provare nuovi alimenti può essere un'esperienza piacevole e appagante che ci aiuta a scoprire nuovi gusti e sapori.

  2. Impara ad ascoltare il tuo corpo: imparare a riconoscere i segnali di fame e sazietà ci aiuta a mangiare quando siamo davvero affamati e a smettere di mangiare quando ci sentiamo sazi.

  3. Evita di punirti per gli "sgarri": anziché punirti per aver mangiato qualcosa che consideri "poco sano", impara a perdonarti e a concentrarti sulle scelte sane che fai la maggior parte del tempo.

  4. Riconosci l'importanza del piacere: il cibo è una parte importante della vita e imparare a godere delle esperienze culinarie, invece di vederle come fonte di stress o di colpa, alleggerisce moltissimo. Non sarà sempre facile ma il fatto che tu ci stia provando, è già un buon inizio.

Alla prossima lettera!

Dott.ssa Anna Antinoro

Psicologa e Psicoterapeuta

www.flexymed.it

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