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O come...
Organizzazione

Essere organizzati serve a gestire quotidianamente gli impegni a cui dobbiamo far fronte.

E' la caratteristica che aiuta a definire e a dare struttura, grazie alla quale possiamo  gestire tempo, spazio e bisogni.

ORGANIZZAZIONE A TAVOLA

Il momento dei pasti, seppur a volte fatto con una toccata e fuga (da qui nasce l'idea del fast-food, il cibo veloce), è uno dei momenti fondamentali della giornata.

Essere organizzati non è sinonimo di essere "ossessionati" dall'idea del cibo o di come va gestito ma è segno di una buona consapevolezza di ciò che è il proprio fabbisogno energetico ma anche, i propri gusti.

Essere organizzati significa risparmiare tempo e impegno mentale e fisico. 

ORGANIZZAZIONE SINONIMO DI STRUTTURA

Organizzare significa dare una struttura alla propria giornata, vita e pasti. La struttura, in analisi transazionale, fa parte di una delle "fami" della vita, insieme alla fame di riconoscimento e di stimolo.

La "fame di struttura" è collegata all'esigenza di dare una forma alle cose, in modo che siano significative e nutrienti ed è quello che dà colore alla propria esistenza.

Organizzare aiuta a definire i tuoi obiettivi e i passi per raggiungerli.

COME PREPARARSI AD UNA BUONA ORGANIZZAZIONE

1. Pianifica: che obiettivo voglio raggiungere? cosa mi serve per farlo?

2. Usa un planning settimanale: gestire la settimana attraverso l'uso di un planning aiuta a strutturare quelli che saranno i piatti della settimana. Farlo ti permette di variare e di creare una sorta di menù per alleggerire la mente dalla classica domanda "ma stasera cosa preparo?"

3. Usa i colori: a seconda di quello che devi fare puoi usare un colore diverso, in modo da predisporre uno spazio adatto a seconda di quello che vuoi/devi fare. Ti aiuterà ad avere una visuale di quanto spazio dedichi alle cose. NOTA BENE: inserisci doveri e PIACERI, altrimenti diventerà una settimana di sforzo e di fatiche.

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Dedicare un tempo e uno spazio a cose che piacciono e seguire una buona organizzazione, aumenterà il senso di soddisfazione personale e di conseguenza, calerà il rischio di fame nervosa.

Alla prossima lettera!

Dott.ssa Anna Antinoro

Psicologa e Psicoterapeuta

www.flexymed.it

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