Le emozioni sono utili e necessarie per segnalare e monitorare il benessere e il malessere psicologico. La loro presenza ci da indicazione di come stiamo, di quello che sta succedendo e di come possiamo migliorare la qualità della nostra vita.
Imparare a riconoscerle e ad agirle in modo sano e funzionale, anche nelle relazioni con gli altri, permette di sfruttare quella che si definisce elasticità emotiva.
COS'E' L' ELASTICITA' EMOTIVA?
E' la capacità di trarre il meglio da ogni situazione, imparando a godere di ciò che la vita offre ma, dato che la vita non è solo gioia, avere una buona dose di questa caratteristica ti permettere anche di gestire situazioni difficili e faticose riconoscendo quello che accade.
Quanto senti di essere consapevole di ciò che provi nella tua quotidianità? La consapevolezza è l'ABC del cambiamento e dell'ascolto di sè.
Se sai cosa provi e riesci a definirlo hai maggiori probabilità di delineare la direzione verso cui vuoi andare. L'emozione spiacevole segnala un bisogno da accogliere e di cui non ci si sta prendendo cura.
Una volta che hai individuato tale bisogno prendine atto in modo da non perderlo di vista (puoi segnarlo su un post it se necessario) e poi appena possibile, ritornaci.
Nell'elasticità emotiva serve anche l'uso della ragione. Emotività e razionalità, seppur viste come dicotomia, sono in realtà due facce della stessa medaglia poiché insieme, sono responsabili del filtro con cui guardiamo il mondo che ci circonda. Sulla base di questo quindi, per avere una ragione "funzionale", è necessario avere un'emotività "funzionale".
Emozione e ragione sono alleate della stessa squadra e se collaborano sarà più semplice creare legami profondi e atteggiamenti più efficaci.
Vediamo quindi come si può sviluppare questa elasticità emotiva.
FAI LE COSE UN PASSO PER VOLTA - struttura obiettivi semplici, chiari, definiti e piccoli. Non serve proporsi grandi scoperte. Una volta raggiunti i micro obiettivi, godi di essi. Prenderti il tempo per apprezzare il raggiungimento del traguardo è fondamentale per stimolare il desiderio (sensazione utile) di andare a quello successivo.
ELLENATI ALL'EMPATIA - l'empatia è la capacità di sintonizzarti con il vissuto degli altri senza fonderti con essi. E' una risorsa necessaria per creare legami, connessioni e ascoltarsi EMOTIVAMENTE. Sentire cosa prova l'altro può essere utile anche a te. Inoltre questa risorsa serve a soddisfare quella che Richard Erskine definisce fame di relazione, necessaria e fondamentale in qualità di esseri viventi e di società.
RIATTIVA DEI RICORDI - quando desideri stimolare delle emozioni puoi cercare di recuperare ricordi associati ad esse. Questo ti aiuterà a inquadrare bene l'emozione e a definirla. Associare l'esperienza al sentire crea collegamenti.
DIVENTA AMICO/A DELLA TUA EMOTIVITA' - seppur spiacevoli le emozioni sono SEMPRE funzionali a ricreare equilibrio. Dopo un evento stressante o traumatico infatti, stare "male" è necessario per ri-creare connessioni, imparare nuove consapevolezze, fare ordine e di conseguenza, andare avanti. E' da qui che nasce il concetto di RESILIENZA.
SMETTI ORA DI GIUDICARIE CIÒ CHE PROVI - giudicare le emozioni significa rompere la collaborazione tra emozione e ragione. Come ti dicevo all'inizio, se provi qualcosa di spiacevole è perché c'è un bisogno alla base che necessita di essere accolto. Il giudizio interrompe il flusso di emozione per trasformarlo in qualcosa di sbagliato (e questo è molto più faticoso da gestire rispetto l'emozione stessa).
Una buona alfabetizzazione e accettazione emotiva, rinforzeranno questa capacità e ti renderanno pronta/o a nuove esperienze. Ricorda che anche la febbre, seppur deabiliti, serve al corpo a difendersi.
CONCLUSIONI
Le emozioni insomma, sono parte integrante del processo di crescita di ogni persona. Senza di esse, non potremmo sopravvivere all'ambiente e alle circostanze.
Rendile parti integrate e integranti del tuo essere, non combatterle, accoglile; non nasconderle, manifestale; non soffocarle, sentile.
Dott.ssa Anna Antinoro
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