Vogliamo essere felici più possibile ma la maggior parte del tempo della nostra vita lo investiamo nel lamentare di qualcosa.
La mente è abituata a pensare sempre a risolvere qualcosa anche perché in qualche modo si tiene impegnata e limita il rischio della noia, emozione difficile da tollerare, soprattutto oggi come oggi che riempiamo il tempo in ogni momento con qualsiasi dispositivo alla mano.
Al di là di questo però, abbiamo anche fisiologicamente bisogno di provare emozioni piacevoli, in quanto ognuna di esse attiva a livello psicofisiologico il nostro corpo attraverso quello che si chiama arousal, che consiste in attivazioni chimiche da parte dell'organismo che condizionano la respirazione, la frequenza cardiaca, il sistema endocrino, immunitario, i muscoli, ecc.
Ogni emozione ci cambia dentro e in quanto tale può stimolare malessere e benessere funzionale a reagire nel modo più efficace possibile agli stimoli esterni.
Insomma, emozionarsi stimola la capacità di problemi solving.
Allora in qualità di esseri pensanti, come possiamo creare un circolo virtuoso che energizzi sensazioni piacevoli?
I NEUROTRASMETTITORI DELLA FELICITA'
Così come le emozioni infiammano, allo stesso modo possono curare e dare dei benefici e diventando un fattore protettivo.
Emozioni come gioia, sicurezza, fiducia, rappresentano un lascia passare per un buon benessere psico-fisico e secondo la scienza, determinate attività potrebbero stimolare la produzione di ormoni e neurotrasmettitori correlati ad affettività positive e di conseguenza, stimolare la felicità.
I nostri cervelli funzionano come una specie di orchestra e i neurotrasmettitori sono i musicisti che dirigono il ritmo delle nostre emozioni. Alcuni di loro si definiscono'messaggeri della felicità'. La serotonina è legata al sentirsi sereni e appagati mentre la dopamina alimenta il piacere e la motivazione. L'ossitocina, l'ormone dell'affetto, si attiva soprattutto nei momenti di connessione sociale. Le endorfine sono i nostri 'antidolorifici naturali' che danno quella sensazione di euforia dopo una risata o una corsa. Stimolare questi neurotrasmettitori è semplice ma non banale. Una carenza di uno o più di questi può causare degli squilibri sull'umore importanti.
Vediamo insieme alcune attività che possono contribuire a cambiare la chimica e renderci un pó più felici.
Coltiva le tue passioni
Ogni giorno siamo impegnati a svolgere delle attività impegnative e costanti ma non tutte (anzi, direi la maggior parte) gratificano. La gratificazione è uno stato d'animo sottovalutato ma che in realtà crea un'energia importante. Praticare attività che sono soggettivamente piacevoli aiuta a regolare i livelli di cortisolo, diminuendo la pressione arteriosa e favorendo un migliore metabolismo. Ma la domanda fondamentale è: tu sai quali sono le cose che ti appassionano?
Momenti detox
Viviamo in un contesto costantemente connesso e i nostri sensi sono sovraccaricati di alert e attenzioni. Non siamo più abituati ad annoiarci sebbene sia un'emozione profondamente utile. Essere costantemente attivi ci mantiene in uno stress costante seppur non sempre alto.
Tra le esperienze detox suggerite c'è la meditazione di cui è risaputo l'effetto benefico ma per personalità più affaticate dall'idea di fermarsi è anche possibile prendersi un tempo detox in movimento, come camminare all'aria aperta oppure dedicarsi ad attività manuali come fare la maglia, scrivere o colorare, basta che siano attività che non stimolino la performance.
L'abito non fa il monaco, non è propriamente vero. L'obiettivo di questo stimolo è dare alla nostra mente un input legato alla piacevolezza nel vederci con qualcosa che ci sta bene addosso. Vestirsi con un abbigliamento adatto al nostro essere e al nostro sentire, influenza il nostro modo di pensare e di sentire.
Barbara Fredrickson in uno studio degli anni 90 scoprì che le donne che svolgevano un test di matematica in maglione erano più prestanti di donne che lo facevano indossando un costume. Allo stesso modo altri studi confermano di come il cervello funzioni per associazioni di immagine e più l'abito che indossiamo è consono alla situazione, più prestante sarà la nostra agilità mentale. Che significa? che puoi scegliere un abbigliamento che ti alimenta l'autostima e che ti faccia sentire più sicuro di te.
Circondati di relazioni appaganti
Le relazioni appaganti stimolano legami basati sulla fiducia e sull'appagamento e di conseguenza alimentano la produzione di serotonina, ossitocina, dopamina ed endorfine, le molecole di cui ti parlavo prima. I valori che ricerchi negli altri sono gli stessi che stimolano in te sensazione di fiducia e propositività, un predittore fondamentale della salute mentale e di conseguenza anche di quella fisica. Avere relazioni buone stimola senso di appartenenza, solleva la sensazione di non sentirsi soli e infine, crea una rete su cui ti puoi contare nel momento del bisogno.
Dedica un tempo alla leggerezza
Puoi cantare, ballare o guardare una commedia. Tutte queste attività che sembrano poco utili in realtà sono un ottimo bacino di ricarica. Ascoltare musica e cantare (non importa che tu sia intonato, l'importante è che sia una valvola di sfogo per te) ti permette di ridurre i livelli di cortisolo (quelli dello stress) e aumentano quelle delle endorfine e ossitocina (Kang).
Guardare tv leggera e film divertenti, stimola la risata e la leggerezza che influiscono anche loro sullo stesso processo.
SEMPLICI PASSI PER RECUPERARE ENERGIE
Ricapitolando, recuperare energie stimolando ormoni del piacere è fondamentale per il benessere mentale ed emotivo.
Sono cose semplici ma non banali poiché in realtà la mente ha bisogno di cose meno faticose in quanto ci siamo abituati a rendere tante cose complicate e di conseguenza, a disperdere molta energia.
Sapevi che siamo fatti al 98% di automatismi? Quello che scegli, il modo in cui reagisci e ciò che affermi non è frutto della volontà ma di pre-costruzioni presenti nel nostro cervello nate dall'esperienza.
L'invito che ti faccio, affinché tu possa sentirti sempre meno affaticato è in primis, prendere consapevolezza di cosa ti affatica.
Dopo di che riconosci quello che ti fa star bene e che ti energizza.
Non è ciò che fai che ti alleggerisce ma il come lo fai, prima ti prenderai cura di questo, prima stabilirai il tuo equilibrio.
Dott.Ssa Anna Antinoro
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